ALIMENTARSI BENE DURANTE UN TREKKING O UN’ESCURSIONE? BIVO! Di Andrea Favret
Includiamo qui di seguito il testo dell’articolo di Andrea Favret, autore del blog RITORNO ALLE ORIGINI (link all’articolo originale qui: https://ritornoao.wordpress.com/2017/11/25/alimentarsi-bene-durante-un-trekking-o-unescursione-bivo/). Grazie Andrea per la onesta e precisa recensione!
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Premetto che chi mi conosce o che mi segue nel blog sa bene che ho sempre scritto sia le cose che ritengo positive che quelle negative, sia su avvenimenti che su prodotti che su luoghi che su persone. Quindi qui non sarò da meno.
Circa un mese e mezzo fa una coppia di ragazzi mi contatta via mail per propormi di testare un nuovo prodotto. Titubante, molto soprattutto quando si parla di cibo visto che lavoro nel settore della ristorazione e dove con il mio titolare stiamo cercando di porci con grandi difficoltà verso una cultura del 100% italiano e sano, prima di accettare vado a leggermi le schede prodotto e tutto quello che possa riguardare l’azienda. Così scopro di più su questo smart food chiamato Bivo.
Le cose che mi attirano per procedere con il test sono molteplici: intanto la voglia dichiarata e sottolineata di non essere un sostituto a una dieta corretta. Davide e Taddeo, i fondatori di Ovidia Food, sono i primi a dire che Bivo non serve per dimagrire o per saltare i pasti, ma al contrario per avere un pasto bilanciato e nutriente quando non è possibile mangiare sano. Già questa cosa a me personalmente piace tantissimo visto che qui il prodotto vuole essere solo un plus alla propria vita.
Un altro punto fondamentale che mi ha spinto a provarlo è il cosa c’è dentro alle buste: farina di avena, semi di lino macinati, olio di borragine, vitamine e sali minerali. Il tutto è prodotto in Italia e con ingredienti naturali, il che sposa a pieno la mia idea di alimentazione.
Infine la terza peculiarità è come consumarlo: si apre una busta, si versa nella borraccia dedicata con 500 ml di acqua, si shackera il tutto e si beve. Facilità di trasporto e d’uso.
Dopo la mia indagine ho accettato quindi di testare i prodotti e in breve mi sono ritrovato fra le mani lo starter kit. La borraccia e tre buste di Bivo, una per ogni gusto commercializzato (naturale, frutti di bosco, caffè).
Come primissima cosa ho preso la borraccia e ho provato a riempirla d’acqua per vedere di eventuali perdite. Se nel malaugurato caso dovesse perdere e sono in montagna, trovarmi con lo zaino stonfo sarebbe da imprecazione, soprattutto per il friulano quale sono! Ma questa è fatta veramente bene e quindi non posso che passare al provare Bivo.
La prima busta la preferisco provare non in montagna perché non voglio eventuali sorprese. Quindi una sera a lavoro mi porto il tutto e poi bevo (o mangio?) quella che a prima vista sembra una poltiglia simile al porridge, ma più liquida. Appena lo metto in bocca si fa sentire il gusto dell’avena e personalmente non gradisco però, si sa, il gusto è una cosa soggettiva. Il primo sorso lo deglutisco a fatica ma poi me ne faccio una ragione e lo butto giù tutto. Pensieroso sul sapore mi rendo però conto d’essere sazio e, io che sono uno che mangia veramente molto, come cena mi basterà tranquillamente. Non nego la sorpresa di ciò.
La seconda busta la prendo durante una giornata in palestra ad arrampicare. Posso dire che il gusto quasi passa inosservato. Quasi. L’avena sempre incide sulle papille gustative, ma sarà la fame o chissà cosa ma riesco quasi a gradirlo. Questa volta oltre alla sensazione di sazietà mi renderò conto anche della leggerezza. Come alimento non risulta pesante ed è altamente digeribile, se no arrampicando non sarei più andato su!
L’ultima “dose” la testo proprio per quello che è stato pensato il prodotto, ovvero durante un’escursione. Mi faccio 1200 metri di dislivello positivo a ritmo tranquillo, da borgo Maren (TV) fino alla cima del Pizzoc, e poi mi preparo il Bivo. Al sapore c’ho fatto l’abitudine, comincia a piacermi e quasi mi stupisco rispetto alla prima sorsata di qualche sera prima. Ritrovo sazietà e leggerezza ma mi rendo conto anche che non ho bisogno di bere (è da dire che la giornata è fresca) perché mescolandolo con mezzo litro d’acqua risulta pure molto idratante. Con le sue 685 Kcal arriverò a fine escursione senza problemi e senza assumere null’altro fino a sera.
Così si conclude la mia prova sul campo. Per me un’esperienza altamente positiva, tanto che ora continuo ad usare Bivo durante le mie escursioni o le giornate in falesia. Il sapore iniziale non mi da più fastidio e adesso risulta gradevole, benché sotto questo aspetto si attendano comunque miglioramenti che sono già allo studio e presto sarà in vendita la seconda versione: Bivo 2.0. Il fatto che abbia un basso contenuto glicemico e che si possa mangiare anche qualcosa di dolce nella giornata è poi un altro valore aggiunto che fa bene al corpo e allo spirito! Sicuramente un prodotto eccezionale per mangiare sano, magari evitando anche il panino veloce al lavoro, ma ideato soprattutto per escursioni lunghe o trekking di più giorni: pensare a un giro da 6 o più ore o d’andare a bivaccare senza doversi portar dietro fornelletto e gas o panini, mangiando comunque un pasto ben strutturato e naturale, è cosa ottima sia per il risparmio di peso e di spazio nello zaino che soprattutto per l’alimentazione.
Complimenti quindi a Ovidia Food per l’ottimo lavoro fatto!
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