La colazione “veloce”
La sveglia suona alle 7:02, come ogni mattina. Quei due minuti sono legati ad una questione psicologica: è un modo per poter dire agli amici che col nuovo lavoro non ti devi alzare eccessivamente presto.
Vai in bagno ancora frastornato, facendoti le solite domande, man mano che la lucidità si impossessa nuovamente del tuo corpo. “Chi sono? Dove sono? Che anno è?…Cosa devo fare oggi? Perchè mi devo alzare così presto quando si sta così bene a letto?”.
Senza che te ne accorgi sono già passati 15 minuti, ed è ora di vestirsi e di partire.
“Come fanno ad essere le 7:25!? Chi ha improvvisamente mandato avanti l’orologio!?”.
Ti fiondi in cucina e metti su la moka. Mangi due biscotti, con la bocca ancora impastata. Il caffè è pronto. “Quanto amo chi ha inventato la moka!” pensi. Trangugi il caffè e parti, con l’ansia di arrivare tardi a lavoro se troverai traffico.
Arrivato, hai già fame. Ma proprio molta fame. Ormai però o ti pigli le merendine della macchinetta, oppure aspetti la pausa pranzo.
Le ore passano, la concentrazione pure…un calo di energie pazzesco.
Arriva il pranzo. Una fame che divoreresti un bue intero, ma ti ricordi che l’estate si avvicina e ti sei ripromesso di non esagerare. Nonostante questo, accecato dai morsi della fame ingurgiti qualsiasi cosa, masticando pure poco.
Nel pomeriggio hai un sonno assurdo, dovuto al picco glicemico inevitabile dopo una mangiata che neanche a Pasquetta. Ti viene anche il mal di testa. “Sta sera dovrei andare in palestra, non voglio saltare come l’ultima volta” ne sei convinto, perchè l’estate si avvicina e tu quando ti metti in testa una cosa la fai, costi quel che costi. Dopo lavoro avrai giusto il tempo di fare un salto a casa, prendere la borsa e partire. Ce la farai.
Stai per uscire da lavoro, ma come sempre c’è l’imprevisto che ti tiene qualche minuto in più. Finalmente ti dirigi verso casa. Entri e prendi la borsa. “Mi butto un attimo sul divano e poi parto” pensi ingenuamente.
Ti svegli che sono le 9. “Che giornata di m….” esclami, pensando al fatto che dovrebbero inventare una soluzione per quando ti capita di non avere tempo come oggi. Perchè non esiste una cosa sana e subito pronta? Ma non come quei bibitoni pieni di zuccheri e cose chimiche… Un prodotto naturale, che funzioni bene e che sia buono. “Chiedo troppo?”.
Non chiedi troppo:
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