I migliori trekking del Molise
Affamati di trekking? Questo articolo placherà il buco nel vostro stomaco outdoor. Se invece siete alla ricerca di un alimento pratico e comodo da portare con voi nelle vostre escursioni, perchè non provate Bivo? Andate su
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Veniamo a noi e continuiamo il Giro d’Italia in chiave outdoor. Oggi siamo in Molise, una regione sicuramente piccola ma con alcuni percorsi che meritano di conoscere la suola dei vostri scarponi.
Il monte Miglio
Il monte Miglio appartiene al cosiddetto “Massiccio del Molise” ed è uno dei luoghi tipici per chi ama il trekking in questa zona. Ci sono vari percorsi per raggiungere la vetta del monte, posta a 1350 metri. Il più affascinante e vario è forse l’itinerario che da San Pietro Avellana vi conduce in vetta attraverso un percorso di 12 chilometri costituito per oltre il 50% da piste forestali. Questo itinerario vi darà inoltre la possibilità di visitare l’Eremo di Sant’Amico e alcune fortificazioni sannite.
Un’alternativa è quella di partire da Ortona e percorrere una parte del sentiero Italia. In questo modo avrete modo di godere di una splendido scorcio sul Lago di Scanno
L’eremo di San Michele e Castel San Vincenzo
Uno dei luoghi più affascinanti del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise è il borgo di Castel San Vincenzo. La particolarità di questo luogo, abitato da appena 500 abitanti, è data dalla presenza dello specchio d’acqua e dall’omonimo castello. Sulle rive di questo bacino artificiale è possibile divertirsi all’aria aperta con vari percorsi escursionistici (uno dei quali vi darà modo di visitare la splendida Abbazia cistercense) e per le mountain bike.
Il modo migliore però per apprezzare la bellezza del lago però è quello di salire sul Monte San Michele tramite un sentiero che ha come punto di partenza il Rifugio del falco a Pizzone. Da qui si procede attraverso le incontaminate e selvagge Mainarde Molisane raggiungendo infine l’eremo di San Michele, posto immediatamente sotto la grotta di San Colombano.
Gli itinerari della transumanza
Con transumanza si intende la migrazione delle greggi o delle mandrie condotte dai pastori o dai bovari dai pascoli posti in montagna o in collina verso quelli posti in pianura. Questi spostamenti vengono tradizionalmente fatti attraverso le vie naturali dei tratturi, cioè sentieri naturali originatosi dal passaggio degli animali. Alcuni tratturi vengono utilizzati dai pastori tutt’ora, altri sono destinati ormai esclusivamente agli amanti della montagna.
Vi segnaliamo in particolare il cosiddetto “itinerario della Transumanza” che da Capracotta conduce a Carovilli passando attraverso i 5 Tratturi Regi e ammirando un territorio della nostra penisola ancora incontaminato.
Si tratta di un percorso affascinante composto da 3 tappe della lunghezza complessiva di circa 50 chilometri che vi darà la possibilità di osservare i tratti caratteristici dei segni del passato e vivere in prima persona le taverne, le chiese e le masserie caratteristiche della zona e del fenomeno della transumanza.
Lungo il tragitto potrete inoltre visitare il Giardino della flora appenninica e il Museo della Civiltà Contadina.
L’anello di Pietrabbondante
In provincia di Isernia si trova una vasta area archeologica ubicata a circa 1000 metri di altitudine nella quale si trova il tempio e il teatro italico di Pietrabbondante. Questi due resti del II-I secolo avanti Cristo occupano un declivio a poca distanza dal monte Saraceno e costituiscono un’ottima antipasto da effettuare prima di percorrere l’anello di Pietrabbondante, un itinerario da percorrere in circa due ore e dal dislivello limitato sulle tracce di antichi tratturi lontano da strade trafficate, ideale per gustare Bivo in santa pace 🙂
A presto per una nuova puntata del nostro Tour!
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