Quando il buon senso determina la sopravvivenza
di Kyt Lyn Walken
Maggio 2019. Quando Amanda Eller, trentacinquenne insegnante di yoga scompare tra le fitte foreste dell’isola di Maui, nelle Hawaii, il primo pensiero del fidanzato e dei genitori è stato uno solo: rapimento.
Prontamente è stata stabilita una ricompensa di 10 mila dollari per chi potesse fornire informazioni essenziali per lo svolgimento delle ricerche.
Tuttavia, per giorni e giorni dopo la scomparsa di Amanda, la sua Toyota bianca, lasciata nel parcheggio della Riserva della foresta di Makawao, con all’interno il suo telefono e portafogli, sono state le uniche tracce a lei riconducibili. Della giovane donna, nessuna impronta che lasciasse una sorta di indizio alle squadre di ricerca.
In realtà Amanda, dopo aver smarrito il sentiero che stava esplorando in una delle gite di quella meravigliosa vacanza trasformatasi in un incubo in una manciata di secondi, era precipitata in un burrone. Complice una ferita ad un piede che aveva reso instabile il suo passo su un terreno non facile, denso di insidie.
Come lei stessa ha dichiarato al New York Times, una voce interiore le diceva costantemente “Hai solo una scelta: vivere o morire. Prosegui”.
E Amanda l’ha ascoltata con tutta sé stessa, cibandosi di erbe locali (lamponi selvatici, fragole) e persino di falene, tentando di sopportare la pioggia quasi incessante – e il relativo precipitare delle temperature – di quei giorni.
La scelta di rimanere vicino ad un corso d’acqua le ha assicurato idratazione, e persino offerto la possibilità, seppur non conclusasi in successo, di provare a catturare qualche aragosta.
Affidandosi esclusivamente al buon senso e a qualche remota nozione di sopravvivenza Amanda è riuscita a rimanere in vita per due settimane, procurandosi solo qualche abrasione ma permettendo, ai soccorsi di localizzarla grazie alla scelta di rimanere in un unico punto.
La voci interiori che Amanda sentiva, complice anche la sensibilità della trentacinquenne, hanno certamente svolto un ruolo fondamentale in termini di conforto.
Laddove una pagina Facebook (Find Amanda) da 28.000 utenti non era riuscita a velocizzare il ritrovamente della giovane, la caparbietà e l’applicazione di poche e semplici regole hanno determinato il successo nella lotta per la sopravvivenza.
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Cosa avreste fatto in una situazione simile? Una semplice vacanza in un luogo paradisiaco si può tramutare in una situazione di concreta emergenza.
Essere preparati al peggio, pertanto, è una attitudine che non dobbiamo mai dimenticare o, peggio, sottovalutare. E noi di Bivo vi accompagniamo nella ricerca della soluzione ideale, adatta ad ogni tipo di contesto, di clima, e di preparazione.
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